Se c’è una cosa che abbiamo imparato negli ultimi anni è che non esiste un “Pianeta B”. Ecco perché il mondo che abbiamo va tutelato, rispettato e preservato. Partendo dalle piccole cose, che sono alla portata di tutti.

Come, ad esempio, fare il bucato. Un’azione necessaria e una costante irrinunciabile nella vita di ogni persona. Ma anche un gesto che produce un impatto negativo importante sull’ambiente.

Al consumo d’acqua e di energia elettrica si aggiunge il fattore inquinante di detergenti e additivi, spesso usati in maniera eccessiva.

E dire che basterebbe adottare alcune semplici pratiche per dare al bucato un enorme valore aggiunto: essere sostenibile.

Ecco allora cinque consigli pratici, applicabili da tutti sin da subito, che faranno bene all’ecosistema, come anche all’economia di casa!

 

Lava solo quando serve

Per rendere il bucato sostenibile il primo passo da fare è lavare i capi solo quando serve. Che tradotto, non significa indossare indumenti sporchi, macchiati o maleodoranti. Bensì, evitare di lavarli se sono ancora puliti o se sono stati usati solo per poche ore.

Riducendo la frequenza dei lavaggi, oltretutto, si allunga la vita dei capi stessi, che rimarranno come nuovi, più a lungo.

 

Scegli le formule concentrate

Usare un detersivo liquido in formula concentrata significa optare per un prodotto eco-friendly, in cui la percentuale d’acqua presente è minore.

Ne sono un esempio i Bucati di Spuma di Sciampagna le cui formule sono state rinnovate così da ridurre lo spreco di acqua, senza andare a intaccarne l’efficacia.

 

Opta per i packaging ecosostenibili

In tema di sostenibilità, anche il packaging fa la sua parte. Per essere più rispettosi, sì a prodotti in confezioni eco, come quelli della linea Lavatrice Polvere di Spuma di Sciampagna, realizzati in carta 100% riciclabile.

Se si preferiscono i flaconi, meglio scegliere quelli compatti che permettono di ridurre la plastica impiegata. Ne sono un esempio quelli della linea Detersivi Lavatrice di Spuma di Sciampagna. Il nuovo design dei flaconi ha permesso di ridurre sensibilmente l’uso della plastica necessaria per la loro produzione. Inoltre, il pratico tappo ha il 40% di plastica in meno rispetto alla versione precedente e permette di dosare la giusta quantità di prodotto, evitando anche sprechi.

Da tenere in considerazione, poi, è il mondo delle Ecoricariche: sono confezioni che comportano l’utilizzo del 70% in meno di plastica per essere realizzate. In più, sono in materiale completamente riciclabile, un’attenzione per niente scontata, che permette oggi di diminuire, in modo sensibile, il volume dei rifiuti prodotti ogni giorno.

 

Lava a basse temperature

Lavare i capi a bassa temperatura fa bene al pianeta e anche al bilancio economico della casa.

Il 90% dell’energia totale sfruttata dalla lavatrice, infatti, viene utilizzata per scaldare l’acqua. Ecco, quindi, che scegliendo temperature tra i 30° e i 40° si può ridurre drasticamente il consumo energetico, ma senza rinunciare all’igiene.

Questo vale anche per i capi chiari che, leggenda vuole, si debbano lavare ad alte temperature per assicurarne il bianco brillante. Invece, anche in questo caso, è il detersivo giusto a fare la differenza.

Fanno scuola contro le macchie e in materia di bianco assoluto anche a basse temperature, tutti i prodotti di Spuma di Sciampagna dedicati alla Cura del Bucato: la linea, infatti, agisce già a basse temperature, lasciando i capi puliti, igienizzati, profumati a lungo e soprattutto bianchi.

 

Sfrutta al massimo la capienza della lavatrice

Non è raro trovarsi nella condizione di accendere una lavatrice mezza vuota o comunque ben lontana dalla capienza massima.

Per tutelare l’ambiente è importante sfruttare tutti i chilogrammi disponibili, riducendo così il numero di lavatrici e la quantità di energia utilizzata.

Se tutto questo non è possibile, è altrettanto utile ricordarsi di attivare la funzione mezzo carico, di cui tutte le moderne lavatrici sono dotate, che permette di tarare al meglio i tempi, i consumi e l’energia impiegata.

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